Versione testuale

LA PUNIZIONE COME STRUMENTO EDUCATIVO (Parte Prima)

 

di Stefano D’Angela

Non è più molto frequente che gli educatori sostengano l'utilità dei mezzi punitivi in ambito educativo. Bambini e ragazzi costituiscono ormai una categoria sociale superprotetta, rispetto ai i tempi in cui la sofferenza e la mortalità infantile erano prese come normali accidenti della vita familiare. Oggi, ogni notizia di azione punitiva o coercitiva, se consumata, usata o abusata ai danni di un minore, suona come un grave disattendimento morale. L'uso della punizione come tecnica educativa, pur di antichissima tradizione (la ferula era nelle mani di tutti i maestri dell'antica Roma), è generalmente condannato. Ciò nonostante resta ancora viva la formula del buon senso popolare, secondo cui è giusto un misurato esercizio della punizione quando ogni altro mezzo si riveli inefficace.

E poi, si sa, alla condanna etica generale non sempre corrisponde la realtà dei fatti: è storia quotidiana l'esasperazione e la rassegnazione di genitori e insegnanti che, messi alle strette, usano la punizione in tutte le varietà di forme riconducibili alle tre dimensioni della fisicità, della verbalità e della metaverbalità. Tra le punizioni fisiche c'è tutta la gamma di percosse e battimenti, a mani nude o con strumenti di ogni tipo. La punizione verbale è ancor più frequente di quella fisica: si manifesta nei messaggi urlati, nel rimprovero, nella minaccia, nell'umiliazione, fino alle ingiurie più violente. Metaverbale è ogni comunicazione punitiva che non abbia il tramite della parola: espressioni facciali, gestuali o posturali di ira, minaccia, disappunto, esasperazione, disperazione e così via. Un'ulteriore categoria di azioni punitive consiste nella sottrazione di cure o di privilegi, oppure nella restrizione dello spazio e della libertà di movimento; la trascuratezza e l'abbandono, infine, sono forme di punizione "passiva", dove l'interazione è assente o deficitaria ma non per questo meno perniciosa di altre.

La punizione è, dunque, solo da condannare come una pratica da persone "incivili"? In realtà si può dimostrare che la punizione non è genericamente inutile, ma può funzionare come strumento educativo, a patto, però, che chi la eserciti riesca a rispettare esattamente cinque condizioni oggettive. Quali condizioni? Eccole: Severità, immediatezza, inevitabilità, coerenza e varietà.

1 SEVERITA’

La punizione deve essere costituita da un ingresso drastico nel campo di stimoli, al quale il soggetto tenda a sottrarsi con la massima rapidità. In termini tecnici si parla di comportamento aversivo, o aversione; tanto più velocemente il soggetto cerca di allontanarsene, tanto maggiore è la sua "severità". Escluse le punizioni fisiche, e anche una buona parte di quelle verbali (ad es. le ingiurie e le offese), che non si possono del tutto usare in quanto configurano un reato contro la persona, oltre che una forma di violenza eticamente riprovevole, si deve supporre e predisporre che tutte le punizioni finalizzate a modificare un comportamento vengano percepite come qualcosa di fortemente indesiderabile da parte di chi le subisce.

2 IMMEDIATEZZA

La punizione deve intervenire nel modo più subitaneo, durante o immediatamente dopo il comportamento che si intende modificare. In termini tecnici si dice che lo stimolo aversivo deve essere contingente al comportamento in questione, ovvero intervenire prima ancora che lo stesso comportamento si esaurisca. I tempi del comportamento indesiderato e dell'intervento punitivo si devono toccare se non sovrapporre (i dati sperimentali indicano un intervallo in termini di frazioni di secondo), se non si vuole che tra i due eventi se ne intromettano di altri, compromettendo la connessione logica da fissare nella memoria del soggetto da educare. Può accadere, cioè, che il vero "misfatto" resti impunito, e che venga colpito un comportamento intermedio del tutto inoffensivo.

(continua con la Parte Seconda la prossima settimana)

I cookie sono piccoli file di testo scaricati sul tuo computer ogni volta che visiti un sito web. Sono utilizzati per migliorare l'esperienza di navigazione e per alcune funzionalità delle pagine web.
Cliccando sul tasto ok accetti di utilizzare i nostri cookie